Oltre agli appartamenti privati, vi sono spazi ad uso collettivi e spazi semi-privati (o semi-comuni). Tutti questi si compenetrano e si pongono in continua relazione, mantenendo comunque chiara la propria connotazione.
Gli spazi comuni costituiscono la massima espressione della funzione sociale e di collaborazione della residenza. In essi i coabitanti coltiveranno molti dei propri interessi, singolarmente o in gruppo, daranno luogo ad assemblee, officine di riparazione, luoghi con servizi di uso comune come lavanderie e quant’altro.
La progettazione funzionale di tutti questi ambienti è stata pianificata dai coabitanti durante il percorso partecipato prima dell’assegnazione degli alloggi. Gli stessi coabitanti, ne hanno anche autonomamente gestito la realizzazione concreta a partire dall’ingresso nel 2017.
La disponibilità di spazi comuni da poter aprire al quartiere per ospitare le attività più varie, rappresenta, infine, una preziosa prospettiva di socializzazione e di rilancio anche culturale per tutta l’area urbana in cui il progetto si colloca.
Al piano terra si trova un ampio atrio di ingresso (circa 40 mq) di connessione tra via Don Minzoni e via del Porto e da cui si accede alla distribuzione verticale del fabbricato
Al piano rialzato vi sono circa 72 mq di spazi per le attività comuni che affacciano sull’atrio con un ballatoio.
Un ulteriore spazio comune è ricavato al piano terzo (circa 13 mq).
Durante il percorso di progettazione partecipata, i coabitanti hanno optato per non realizzare le cantine di pertinenza esclusiva dei singoli alloggi, ma lasciare gli ambienti ampi e non frazionati che oggi ospitano oltre a due magazzini comuni, la lavanderia, una sala per le lavorazioni alimentari, una ciclofficina con il parcheggio delle biciclette e una falegnameria.
Un locale di circa 19 mq al piano interrato ospita i nuovi impianti tecnologici installati (centrale termica, ventilazione ecc.).